Arithmetica Universalis - Isaac Newton

Sir Isaac Newton (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1726) è stato un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo, storico e alchimista inglese, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, ricoprendo anche il ruolo di direttore della zecca inglese e quello di Presidente della Royal Society.

Noto soprattutto per il suo contributo alla meccanica classica, contribuì in maniera fondamentale a più di una branca del sapere, occupando una posizione di grande rilievo nella storia della scienza e della cultura in generale, con il suo nome che è associato a una grande quantità di leggi e teorie ancora oggi insegnate: si parla così di dinamica newtoniana, di leggi newtoniane del moto, di legge di gravitazione universale; più in generale ci si riferisce al newtonianesimo come a una concezione del mondo che ha influenzato la cultura europea per tutto il Seicento.

La sua opera scientifica più famos è: "Philosophiae Naturalis Principia Mathematica" pubblicata nel 1687, opera nella quale descrisse la legge di gravitazione universale e, attraverso le sue leggi del moto, costruì le regole fondamentali per la meccanica classica, condividendo con Gottfried Wilhelm Leibniz la paternità dello sviluppo del calcolo differenziale o infinitesimale.

(Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia)

 

Arithmetica Universalis

Testo originale in latino, traduzione dalla versione francese.

Questo testo di Newton in due tomi, ha carattere didattico, probabilmente per gli studenti che seguivano le sue lezioni all'univeristà di Cambridge, dove occupava la cattedra lucasiana. La prima edizione fu pubblicata nel 1707.

Il primo tomo presenta gli algoritmi per il calcolo per le operazioni aritmetiche, l'estrazione delle radici, il calcolo con le frazioni. A questa prima parte segue la presentazione delle equazioni e delle loro proprietà, seguita poi dalla spiegazione delle modalità con le quali risolvere un problema algebricamente, cioè mediante le equazioni. Seguono numerosi esempi con problemi vari, di tipo geometrico e relativi alle sezioni coniche.

Il secondo tomo discute come risolvere le equazioni di grado superiore al secondo introducendo una serie di algoritmi particolarmente onerosi sotto l'aspetto del calcolo. Una parte rilevante di questo testo riguarda la costruzione geometrica delle equazioni discutendo per questo il ruolo degli strumenti tipici della geometria euclidea, riga e compasso, con l'aggiunta delle sezioni coniche, della cissoide e della concoide. Quest'utlima parte è alquanto lontana dai procedimenti odierni e risulta particolarmente laboriosa.