GIORDANO BRUNO

bruno giordanoGiordano Bruno (1548-1600) di Nola, ha una concezione della Natura non meccanicistica, ma organicistica, e così, per la storiografia dominante che identifica la scienza con la prospettiva meccanicistica, Bruno non è considerato uno scienziato.

Bruno fu però il primo ad accogliere entusiasticamente il sistema del mondo di Copernico, ma andò anche oltre Copernico: egli per primo eliminò tutte le sfere solide (anche l’ottava delle stelle fisse) nelle quali si consideravano incastonati i corpi celesti. Egli diede una base fisica al nuovo sistema astronomico: costruì un’alternativa alla fisica di Aristotele creando una sintesi della teoria medioevale dell’impetus e dell’antico atomismo dinamico, per cui gli atomi non sono puramente materiali e inerti, ma pieni di potenza e di forma come nella visione originale di Democrito; tuttavia, al contrario, il vuoto non era affatto vuoto ma pieno di etere. L’atomismo e la sua teologia cristiana condussero Bruno alla concezione di un universo infinito, costituito da infiniti mondi.

Rivoluzionando anche la teologia cristiana, Bruno introdusse l’idea che la potenza di Dio è infinita, che non si possa distinguere fra una potenza di Dio infinita e una de facto, e che quindi anche la creazione doveva comportare un universo infinito, costituito da infiniti mondi, da infiniti atomi pieni di potenza e da infinite stelle potenti come il Sole, generatrici di calore e di vita.

Nei dialoghi della Cena delle Ceneri (1584) critica la separazione aristotelica Terra e cielo, sostenendo che la Luna è un'altra Terra; sostiene e difende la teoria copernicana del moto della Terra e dei pianeti attorno al Sole. Il Sole è al centro del nostro sistema, ma non certo al centro dell'universo.

Nel De l'infinito, Universo e Mundi (1584) sostiene che nello spazio immenso innumerevoli stelle, astri, globi, soli e terre, sensibilmente si veggono, ed infiniti raggionevolmente si argumentano. Molti di questi possono essere abitati. Bruno tratteggia un universo su diverse scale: il punto come elemento minimo di superficie, l'atomo fisico è il minimo di un corpo, la Terra è il minimo della sfera in cui è posta, il Sole il minimo del suo sistema

Certamente, nell’affermazione di Bruno di un universo infinito non vi erano solo ragioni teologiche o del misticismo etico dell’amore, ma anche ragioni scientifiche: le ragioni scientifiche della fisica e della cosmologia atomiste, della teoria dell’impetus, delle nuove osservazioni astronomiche delle comete di Tycho Brahe, delle considerazioni critiche, avanzate dallo stesso Bruno, sull’apparente fissità delle stelle, dovuta alla distanza da noi, e sulle astrazioni matematiche che mai possono corrispondere alle misure fisiche e alla realtà fisica.

I testi a cui si fa riferimento sono in particolare: La Cena delle Ceneri, De la Causa, De l'Infinito, universo e mondi e sono reperibili sul sito di LiberLiber

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